Domani mattina, nel santuario del Miracolo, la comunità di Bitti darà l’ultimo saluto a Giorgio Pittalis, l'allevatore di 61 anni ucciso venerdì scorso dal fratello minore Giuseppe, al culmine di una lite nella loro azienda agricola nelle campagne del paese.

Ieri sera il medico legale Matteo Nioi ha concluso, all'ospedale San Francesco di Nuoro, l'autopsia sul corpo della vittima: almeno cinque le martellate inferte con violenza al capo dell'allevatore 61enne.

Giuseppe Pittalis, reo confesso, è stato interrogato ieri dal Gip di Nuoro Mauro Pusceddu nel carcere di Badu 'e Carros, dove è rinchiuso, e ha confermato la sua ricostruzione dei fatti.

Una versione che a poche ore dal delitto aveva già raccontato al capitano dei carabinieri della Compagnia di Bitti Fabrizio Ricciardi, dopo che si era costituito.

La lite sarebbe scoppiata mentre i due fratelli erano impegnati nella mungitura delle pecore per un furgoncino fermo da giorni, che serviva a trasportare ogni mattina Giorgio e Giuseppe Pittalis nell'azienda di famiglia. Giorgio, che non guidava, avrebbe rimproverato il fratello di non impegnarsi a riparare il mezzo.

Questo stava creando disagi ai due, costretti ogni mattina a chiedere qualche passaggio agli amici per andare al lavoro.

Durante la discussione, fattasi sempre più accesa, il maggiore dei fratelli avrebbe dato uno spintone a Giuseppe che a quel punto ha reagito con violenza. Lì vicino c'era un grosso martello, lui lo ha preso e ha colpito ripetutamente il fratello sulla testa. 

(Unioneonline/l.f.)

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