Migliaia di persone hanno assistito domenica alla sfilata e oggi alla processione religiosa in cima al monte Ortobene, in occasione della 117esima festa del Redentore di Nuoro.

Un grande evento ritenuto sensibile dal ministero dell'Interno dove, tra l'enorme dispiegamento di forze di sicurezza, hanno vigilato anche le Api, le aliquote di primo intervento, corpo scelto antiterrorismo dei carabinieri.

Seppur senza una specifica minaccia, infatti, il comando provinciale dei carabinieri di Nuoro, nell'ambito delle disposizioni per la sicurezza decise dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica coordinato dalla Prefettura nuorese, ha ottenuto dal comando generale dell'Arma l'autorizzazione a impiegare le Api.

In questi giorni, i militari hanno vigilato il territorio negli orari più sensibili, per garantire la sicurezza di migliaia di persone.

Un corpo integrante del dispositivo antiterrorismo dell'Arma dei carabinieri, nato per fronteggiare le nuove minacce di terrorismo internazionale, subito dopo gli attentati di Parigi nel gennaio e nel novembre 2015, e quelle di Bruxelles dell'anno scorso e divenute sempre più attuali dopo i recenti fatti di Barcellona.

Un corpo composto da militari con addestramento ed equipaggiamento specifici per il primo contrasto ai terroristi anche in città.

In Sardegna, le Api sono formate da militari inquadrati nel reparto scelto dei Cacciatori di Sardegna e, sotto il diretto coordinamento del comandante provinciale del territorio in cui sono impiegate, hanno il compito di intervenire con la massima rapidità in caso di attacco terroristico multiplo a obiettivi urbani, intercettare i terroristi, costringendoli a ingaggiare il conflitto con loro invece che con i civili.

Anche per il futuro, l'impiego delle Api verrà richiesto dal comando provinciale carabinieri di Nuoro per tutti gli eventi che prevedono l'affluenza di un considerevole numero di persone.
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