Dal primo aprile la certificazione della gravidanza a rischio e l'assenza dal lavoro è una pratica che spetta ai consultori familiari.

Cambiano le regole, ma le strutture arrancano: secondo quanto riportano i rappresentanti dei ginecologi, infatti, ci sono carenze che rischiano di causare il corto circuito.

Insorgono i medici e si muove la politica, quella del centrosinistra che con un'interrogazione firmata da Mondo Perra e dai consiglieri regionali della coalizione chiede all'assessore Luigi Arru la sospensione della circolare.

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