La Pasqua e l’inizio della stagione turistica a Santa Teresa Gallura non sono stati soltanto caratterizzati dal concerto, svoltosi sul grande palco di piazza Vittorio Emanuele I, “L’Easter Festival 2024”, un evento organizzato al fine di richiamare una presenza turistica regionale e non, particolarmente giovanile, ma anche, dal punto di vista storico culturale, della riapertura al pubblico del sito archeologico di Lu Brandali e della Torre di Longonsardo.

Da anni gestiti dalla cooperativa CoolTour Gallura, rappresentano la storia più antica e quella relativamente moderna della cittadina che si affaccia sulle Bocche di Bonifacio. Il sito archeologico Lu Brandali è un villaggio archeologico costruito più di 3000 anni fa. «Pietre millenarie immerse nella macchia mediterranea che compongono una splendida tomba di giganti e un villaggio nuragico capannicolo», scrive CoolTour Gallura. «La storia antichissima di una civiltà - quella nuragica - molto evoluta, che non ha lasciato scrittura ma che, attraverso tutti i reperti, racconta spaccati di vita, usi e abitudini del passato». Un tuffo nel passato dunque, col fascino rappresentato da ciò che resta di quegli antichi abitanti di “Lungoni”, integrabile dalla Mostra Lu Brandali, che offre una suggestiva esperienza in 3D. Lu Brandali si trova a Santa Teresa Gallura, sulla strada per Capo Testa, ed è visitabile dalle 9:30 alle 18:30.

La Torre di Longosardo (foto Ronchi)
La Torre di Longosardo (foto Ronchi)

La Torre di Longosardo (foto Ronchi)

Altro sito storico importante è quello della Torre di Longonsardo, o Torre Spagnola, considerata il simbolo del paese, rappresentata nel gonfalone del Comune, «un monumento del 1500 – scrive sempre CoolTour Gallura - con uno dei panorami più belli al mondo e al suo interno una mostra sulle torri costiere della Sardegna con le audioguide romanzate». La torre è aperta al pubblico tutti i giorni, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 17:00.

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