Il vuoto della politica e del legislatore nei grandi temi che “dilaniano” la società e l’opinione pubblica, il ruolo di supplenza (costretto e coatto) dei giudici. Sono stati i temi di un dibattito pubblico organizzato dal Comune di Tempio in occasione del 75° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana.

Ed è stato un modo interessante e vivo per parlare del ruolo dei magistrati, ai quali di fatto viene imposto (a causa dei vuoti normativi) un ruolo di protagonisti in temi come fine vita, genitorialità intenzionale e maternità surrogata.

Dopo il saluto del sindaco Gianni Addis, la parola è passata a Massimo Luciani, professore emerito di Diritto pubblico dell’Università La Sapienza di Roma e accademico dei Lincei, Nello Rossi, direttore della rivista Questione giustizia e al magistrato Riccardo De Vito. È intervenuto anche il penalista Pietro Diaz. Il convegno è stato organizzato dagli avvocati Giovanni Azzena, Giusi Demuro (dell’avvocatura comunale) Salvatore Diana e Cristiana Gatto

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