Cobas all’attacco sul polo manutentivo aeronautico di Olbia, la sigla sindacale sostiene che il rilancio delle attività nell’aeroporto Costa Smeralda è inspiegabilmente bloccato. In gioco ci sono centinaia di posti di lavoro e la riassunzione del personale licenziato di Air Italy (ex Meridiana). 

I vertici del sindacato hanno incontrato l’amministratore delegato di AeroItalia, Gaetano Intrieri.

Agostino Putzu, leader dei tecnici e dirigente Cobas dice: «Dopo oltre 3 anni dalla definitiva cessazione delle attività della società Airitaly (ex Meridiana) il rilancio del polo manutentivo aeronautico presso l’aeroporto di Olbia non riesce a decollare. AeroItalia, in associazione con Seas, intende avviare un progetto per la riapertura e lo sviluppo del polo manutentivo aeronautico. L’avvio di questo progetto garantirebbe sia la riassunzione degli ex dipendenti AirItaly licenziati nel 2022 sia nuova occupazione qualificata per i giovani della nostra Regione, all’interno di un polo tecnologico che nei decenni passati ha sempre rappresentato l’eccellenza. Ad oggi, l’unico ostacolo per la realizzazione sembrerebbe la resistenza della società F2I (società di Gestione dell’Aeroporto che tra i principali azionisti annovera Cassa Depositi e Prestiti) ad affittare ad AeroItalia gli hangars, ex Meridiana, presenti nell’aeroporto di Olbia».

La sigla Cobas ha iniziato una interlocuzione con la Regione, Putzu aggiunge: «Nelle prossime settimane sarà mobilitato tutto il personale ex AirItaly per sollecitare l’intervento delle istituzioni e le forze politiche del territorio,  al fine di sbloccare la vertenza del polo manutentivo aeronautico di Olbia, in quanto il suo rilancio potrà essere un volano positivo per tutto il tessuto produttivo del territorio». 

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