«Non reggo più questa situazione, da quasi dieci anni attendo giustizia per la mia bambina e oggi mi comunicano l’ennesimo rinvio»: con un tono sconsolato, una donna di 45 anni denuncia gli effetti della “giustizia lumaca”.

Dal 2015 attende una risposta per le percosse che l’ex compagno ha inflitto alla figlioletta di 2 anni. I fatti sono avvenuti a Olbia, il processo è in corso, si fa per dire, a Tempio. In realtà sino ad oggi le udienze non hanno portato a nulla, perché l’uomo denunciato dalla ex compagna è un fantasma, non è stato possibile sino ad oggi notificargli gli atti.

E con la riforma Cartabia, ora, se l’imputato non dovesse essere rintracciato, il processo sarà “congelato”. Dice la donna: «Io lotto perché la prescrizione non cancelli tutto. Mi rivolgo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al presidente del Tribunale, Giuseppe Magliulo: non lasciate sole le vittime dei maltrattamenti, non lasciate sole le donne. Se un processo penale dura così tanto, non è possibile reggere, anche per i costi. E io attendo anche i provvedimenti della giustizia civile per proteggere mia figlia». 

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