Se si considera che, quella appena conclusa, è stata la 795ª edizione della Festa Manna di Gaddura, balza evidente in tutta la sua suggestione e il fascino il fatto che la prima si sia svolta nel 1228, o comunque in quel periodo, perché è probabile che in qualche anno, per motivi vari e diversi, sia saltata. E quella data ci porta in pieno medioevo, ai tempi del Giudicato di Gallura e della Diocesi di Civita, in una notte dei tempi nei quali tuttavia tra le montagne, le piccole vallate e gli stazzi della Gallura era forte il sentimento religioso e già radicato profondamente il culto mariano, tanto da arrivare, attraversando quasi 8 secoli, fino ai nostri giorni.

Anche per questo è grande la soddisfazione a Luogosanto per come sono andate le cose nell’edizione di quest’anno, iniziata il 30 agosto e conclusasi lo scorso 15 settembre, con i riti e gli spettacoli della "Festa di l’ottu”.

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L’ultimo “caracólu di li bandéri” attorno alla basilica ha preceduto il passaggio di consegna del vessillo mariano al nuovo comitato organizzatore, quello dei Fidali 1980. Come ogni anno, la sera dell’ultimo giorno di festa si è conclusa con il concerto finale, che ha visto esibirsi la band “Sogno”, e con l’estrazione dei biglietti vincenti della lotteria. Soddisfazione per come siano andate le cose anche quest’anno, per questa Festa Manna, è stata espressa dal sindaco, Agostino Pirredda, una festa, ha detto, «organizzata nei minimi particolari, dalle celebrazioni liturgiche e i riti religiosi ai numerosi spettacoli musicali e che ha visto il coinvolgimento della comunità al fianco delle associazioni, del comitato e dell’amministrazione comunale».

Festa che ha mostrato «l’attaccamento e la partecipazione sempre maggiore di tutte le comunità galluresi e degli amministratori comunali e regionali e l’interesse di un numero crescente di turisti».

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