La Procura di Cagliari ha dato il nullaosta per la restituzione del corpo di Angelo Frigeri. I familiari dell’uomo, morto nel carcere di Uta alla vigilia della scorsa Pasqua, avranno la salma già nella giornata di domani. Frigeri, 40 anni, stava scontando l’ergastolo per la strage della famiglia Azzena (fatti avvenuti a Tempio nel maggio del 2014) e si è tolto la vita, stando alle indagini, utilizzando una corda realizzata con dei lacci di scarpe.

Il nullaosta arriva a diverse settimane dall’autopsia, le indagini (l’ipotesi è istigazione al suicidio) puntano a ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo. L’attività della Procura di Cagliari è in qualche modo collegata all’inchiesta, condotta dalla Dda, sulla evasione da Badu ‘e Carros del boss pugliese, Marco Raduano. Frigeri venne trasferito a Uta dal penitenziario di Nuoro a seguito della clamorosa fuga di Raduano. Va anche detto che a carico di Frigeri non c’era nessuna contestazione, almeno formalizzata.

Il legale della famiglia dell’uomo morto suicida, l’avvocato Giancarlo Frongia, ha chiesto alla Procura di Cagliari l’acquisizione di documenti sulle condizioni psico fisiche di Frigeri, prima e dopo il trasferimento a Uta. I funerali saranno celebrati in forma privata a Tempio, dove avverrà la tumulazione. 

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