Ci volevano 8 voti ma la maggioranza ne disponeva solo di 7; sia a tenere il numero legale che a votare favorevolmente è stata la consigliera (d’opposizione?) Manila Salvati la quale, a differenza dei 2 colleghi del suo stesso gruppo, usciti dall’aula, Annalisa Gulino e Alberto Mureddu, oltre a Rosanna Giudice e a Giovanni Manconi, ugualmente usciti, è rimasta seduta al suo posto e ha votato favorevolmente.

Pochi minuti prima Stefano Cossu aveva riconsegnato le deleghe, a suo tempo attribuitegli dal sindaco, ed era passato tra i banchi dell’opposizione (uscito anche lui dall’aula al momento del voto).

Il provvedimento in questione era quello della Rettifica e l’Integrazione di una delibera consiliare del 22 agosto 2023, riguardante l’adozione dell’adeguamento al PPR (Piano Paesaggistico Regionale) e al PAI (Piano Assetto Idrogeologico) del PUC (Piano Urbanistico Comunale).

La maggioranza Lai non avrebbe avuto i numeri per approvarlo, in quanto alcuni consiglieri erano dovuti uscire dall’aula per incompatibilità. Provvidenziali dunque sono stati la presenza e il voto della Salvati. «Voto favorevolmente perché voglio che questo paese abbia un futuro» ha detto la consigliera, la quale ha ribadito questa sua posizione votando favorevolmente anche per l’approvazione di una delibera successiva, concernente la bozza di convenzione per un terreno in località Barabò.

In effetti la posizione di Manila Salvati si era già differenziata da tempo, con ripetute astensioni, rispetto al gruppo d’opposizione della Gulino, nel quale era stata eletta nel 2020.

Il provvedimento sul PUC, già approvato dalla maggioranza tempo fa, ha avuto una vita travagliata con un ricorso al Tar da parte delle opposizioni e il ritiro dello stesso provvedimento pochi giorni prima della sentenza da parte dell’Amministrazione comunale.

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