I campioni del basket in carrozzina senza pulman e bloccati in aeroporto? Per farli imbarcare, l'aereo Meridiana diretto a Olbia ieri ha volato da Linate a Malpensa e poi di nuovo a Linate. E soltanto alle 20,30, dopo cinque ore di sballottamenti, è finita l'odissea della squadra Briantea84 di Cantù e di altri 170 passeggeri del volo, per il quale era prevista la partenza alle 15,30. Il pomeriggio delle quasi duecento persone dirette in Sardegna, è stato una specie di gioco dell'oca aeroportuale, con caselle a sorpresa e ritorno alla partenza, senza premio. Un pasticcio, causato da una serie di circostanze, che ha fatto infuriare molti passeggeri, soprattutto quando, a Linate, penultima tappa del "giro", prima dell'arrivo a Olbia, sono fatti sbarcare per poi risalire a bordo. Un'operazione avvenuta con la presenza discreta, ma ben evidente, di personale della Polizia, vista la tensione a bordo.

IL GUASTO DEL BOEING 737 - Il volo Linate-Olbia delle 15,30, viene annullato per un guasto e la situazione, almeno inizialmente, sembra un problema fastidioso, ma risolvibile con un piccolo ritardo. Infatti i passeggeri del Boeing 737, raggiungono in pulman lo scalo di Malpensa, dove li attende un altro areo Meridiana pronto per il decollo. Tutto a posto? No, perché c'è un problema. I 18 atleti della squadra di basket in carrozzina della Briantea84 di Cantù (avversari del Porto Torres nella finale scudetto di Seria A) non possono salire sul pulman. Ci vuole un mezzo adatto e i giocatori del club lombardo restano a Linate. Che fare? C'è solo una soluzione, il Boeing Meridiana da Malpensa, deve necessariamente volare verso Linate. E così succede. Ma i passeggeri vanno su tutte le furie quando sentono la comunicazione del comandante: «Gentili Signori, desideriamo scusarci per il ritardo e informarvi che il nostro volo dovrà effettuare uno scalo a Linate. Pur avendo tentato ogni strada non è stato possibile trovare i mezzi idonei al trasporto di una squadra sportiva formata da persone con ridotta mobilità, che quindi non ha potuto raggiungere Milano Malpensa». Il fatto è che a Linate, i passeggeri dovranno scendere di nuovo dall'aereo per rendere possibile l'imbarco degli atleti e il rifornimento di carburante. Operazioni che richiedono altro tempo.

LA PROTESTA - Molti passeggeri la prendono malissimo e a Linate, la Polizia li accompagna nello sbarco. Una manager statunistense, Boyle Rodriguez dice: «Mai successa una cosa del genere, è una situazione ridicola». Alla fine, dopo un ennesimo ritardo causato dalla mancanza di un documento, l'aereo decolla da Linate intorno alle 20,30. Cinque ore dopo la partenza indicata nel biglietto e alla fine di un gioco dell'oca che non ha fatto divertire nessuno.

Andrea Busia

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