Sono passati 13 anni dall’incidente sul lavoro costato la vita all'operaio sassarese Ilario Moro Merella. L’uomo, 46 anni, il 21 aprile del 2010 venne investito e ucciso da una ruspa all’interno di un cantiere di Porto Pozzo (Santa Teresa Gallura).

Il processo per omicidio colposo, celebrato a Tempio, è ancora in corso, non si è neanche vicini alla sentenza di primo grado. Oggi, davanti al giudice Nicola Bonante, ha deposto il medico legale Salvatore Lorenzoni, teste della pm Franca Cabiddu. Il testimone ha spiegato che i traumi mortali riportati dall’operaio sassarese sono il risultato dell’incidente. 

Gli ispettori del lavoro della Asl di Olbia (Spresal) ipotizzano una serie di gravi violazioni delle norme antinfortunistiche, ad esempio, per la mancata recinzione dell'area dei lavori. La  Procura di Tempio contesta il reato di omicidio colposo a sette persone, tra le quali il sub appaltatore del cantiere di Porto Pozzo e datore di lavoro della vittima. Il dato rilevante è la tempistica del processo, a distanza di 13 anni dai fatti non è stata completata neanche l’istruttoria del processo di primo grado

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