Una svolta sul caso della 79enne di Torino sparita nel nulla dal 28 marzo scorso, che secondo le ultime ricostruzioni potrebbe essere viva e trovarsi a Sassari. È l'ipotesi che fanno gli investigatori in base ad alcune segnalazioni ricevute in questi giorni.

Vedova da inizio anno, la donna aveva lasciato il Portogallo, dove la coppia viveva, per stabilirsi in una sua casa a Badesi, in Gallura, con una badante reclutata dai familiari in Piemonte. Non autonoma per via della sordità e di qualche avvisaglia di senilità, la mattina del 28 marzo era uscita di casa con l'assistente per una passeggiata al mare ad Aglientu, ma da lì se ne erano perse le tracce sino a pochi giorni fa, quando un operaio che aveva eseguito dei lavori a casa sua l'avrebbe vista a Sassari, su un'auto guidata da un anziano signore.

L’avvistamento vicino al sottopasso ferroviario di Santa Maria, dove la macchina è partita con alcune difficoltà destando l'attenzione dell'operaio, che però non ha fatto in tempo ad accertare l'identità della donna.

La segnalazione ha rianimato le speranze della figlia, che vive e lavora a Torino e segue le ricerche con continui andirivieni tra Piemonte e Sardegna, e che ha tappezzato l'area di manifesti con foto e numeri di contatto. Da allora ci sono state almeno quattro segnalazioni, ora al vaglio degli investigatori.

Una suora dell'associazione solidale che opera a San Vincenzo, in via Turati, ha detto di aver consegnato un pacco di beni di prima necessità a una donna non sarda, presentatasi con il nome dell’anziana scomparsa. Altri testimoni l'hanno notata al semaforo di corso Margherita di Savoia, vicino all'edicola di Santa Maria e ai giardini pubblici di via Tavolara.

"Chiediamo molta attenzione - spiega la figlia - Se fosse lei, a oltre un mese dalla sparizione potrebbe essere confusa e impaurita. Stupisce che non chieda aiuto, forse ha paura di qualcosa, va avvicinata con gran cautela, tenendo conto anche del fatto che è praticamente sorda".

(Unioneonline/v.l.)

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