Ha tagliato il traguardo dei quattro processi (tre assoluzioni) e continua a spiegare ai giudici che lui la marijuana la usa per curarsi.

Mario Olianas, 40 anni, di Arzachena, era di nuovo davanti al gup di Tempio, accusato di detenzione di un chilo di droga e 24 piante di cannabis indica, che nel 2019 crescevano rigogliose in giardino. Olianas da anni coltiva la cannabis a fini terapeutici: lo fa deliberatamente, non si nasconde e lo rivendica.

L’uomo, assistito dall’avvocata Maria Assunta Argiolas, non nega nulla, ancora una volta ha spiegato la sua scelta di coltivare e usare la cannabis per curarsi: «Non sono uno spacciatore, non vendo la marijuana. La uso per curarmi e non la compro dagli spacciatori. La coltivo io». 

Come emerge dagli atti dell’ennesimo processo subito (celebrato con il rito abbreviato), nel 2013 gli è stata diagnosticata una patologia invalidante.

La marijuana, ha spiegato Olianas, riduce gli spasmi e soprattutto gli è stata prescritta dagli specialisti. I farmaci che può acquistare legalmente non sono sufficienti. La posizione di Olianas non è cambiata di un millimetro: «Lo faccio senza nascondermi e sono quattro volte che le forze dell'ordine vengono qui per occuparsi delle mie piante. La domanda che faccio è questa: è giusto togliere un farmaco a un malato?».

Nella prossima udienza il gup deciderà sull’abbreviato.

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