Un nuovo bando, dalla Regione Sardegna, per finanziare progetti finalizzati alla cura e alla valorizzazione di beni comuni. A disposizione un milione e 300mila euro destinati agli enti pubblici titolari di Ceas (Centro di Educazione all'Ambiente e alla Sostenibilità), accreditati e non accreditati. L’importo massimo che può essere assegnato a ciascun progetto è di 40mila euro e può coprire fino al 100% dei costi ammissibili.

«Il tema della gestione sostenibile dei beni comuni, attraverso processi e metodologie partecipative, è previsto nella Strategia regionale per lo Sviluppo sostenibile (SrSvS), approvata nel 2021 dalla Giunta regionale, e punta al coinvolgimento delle popolazioni locali nelle scelte di programmazione e pianificazione» le parole dell’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente, Marco Porcu, che ha annunciato il bando.

«Il modello è stato già sperimentato positivamente con il bando del 2020 e prevede azioni finalizzate a dare impulso all’adozione di regolamenti comunali e patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni – ha aggiunto Porcu – Le esperienze di gestione collaborativa, che vedono i cittadini in un ruolo da protagonisti, in affiancamento all'Amministrazione pubblica, rappresentano una realtà emergente e positiva. Tante Amministrazioni, in questi anni, hanno dovuto fornire risposte concrete a proposte che richiedono nuove soluzioni, anche sotto il profilo amministrativo, cogliendo l'opportunità di stimolare, animare e orientare questi processi. Risultato che può essere raggiunto proprio attraverso i Ceas».

I progetti, da realizzare con il coinvolgimento di cittadini, studenti e altri portatori d’interesse, sono «finalizzati a valorizzare e promuovere aree degradate o in stato di semi abbandono del territorio – prosegue l’assessore – come luoghi simbolo della realtà comunale urbana ed extra urbana. Le iniziative dovranno avere un elevato carattere dimostrativo ed educativo, sensibilizzando i soggetti coinvolti verso maggiore responsabilità e impegno nella tutela del bene comune”, ha concluso l’Assessore dell’Ambiente.

Le domande dovranno pervenire entro le 24 del 15 giugno 2023 e le attività del progetto dovranno essere avviate entro 20 giorni dal ricevimento della comunicazione regionale di impegno delle risorse assegnate. 

(Unioneonline/v.l.)

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