Apparentemente nessuno sembra temere ripercussioni negative per i negozianti, né una minore partecipazione di fedeli. Si teme, invece, per i turisti che erano quelli che, tradizionalmente, acquistavano in anticipo attraverso le agenzie di viaggio i posti a sedere nelle tribune.

L’occasione persa

«Un’occasione mancata», commenta Riccardo Rocca, Terzo Guardiano uscente e da 22 anni nella Confraternita. «La gran parte dei posti sulle tribune venivano acquistati dalle agenzie di viaggio e comprate in anticipo dai turisti. Chi arriva da lontano vuole sedersi e guardare tutta la processione, non vuole restare in piedi quattro ore ad aspettare il passaggio del Santo». Tristezza anche per l’assenza dello spettacolo serale. «È un grande peccato, anche in questo caso sotto il profilo turistico». (Una festa a metà, LEGGI la notizia)

Le polemiche

«Proprio in questo momento in cui via Roma, Piazza Matteotti e le zone limitrofe sono interessate da cantieri interminabili», polemizza Marzia Cilloccu, ex consigliere comunale, «sarebbe stata auspicabile una programmazione preventiva degli assessori competenti». Netta la replica dell’ormai ex sindaco Polo Truzzu. «Noi la gara l’abbiamo fatta, ma purtroppo è andata deserta. Sono atti gestionali su cui la politica non può mettere bocca», spiega. 

L’intoppo

A causare l’intoppo che ha bloccato gli uffici è stata la mancata approvazione del bilancio di previsione per il triennio 2024-2026. Una condizione che ha fatto scattare l’esercizio provvisorio, dunque pesante limite sulle spese. E le prime ad essere bloccate sono state proprio quelle per Sant’Efisio. 

Tutti i dettagli nell’articolo di Francesco Pinna su L’Unione Sarda in edicola e sull’edizione digitale

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