Erano “esperti di creazione d’impresa”. Generavano occupazione e per anni hanno operato  nei centri servizi per il lavoro dell’allora Provincia di Cagliari. Professionisti ma, per paradosso, erano loro ad avere contratti di collaborazione continuata e continuativa: precari, che adesso passano all’incasso grazie a una sentenza del Tribunale di Cagliari, sezione Lavoro, che ha riconosciuto loro la posizione di lavoratori subordinati. 

La vicenda emerge da una serie di riconoscimenti di debiti fuori bilancio approvati dalla Città metropolitana di Cagliari, che ha preso il posto della Provincia. 

Dalle delibere si scopre che alcuni ex collaboratori dell’ente, che hanno lavorato fino al 2013, erano stati usati con contratti “illegittimi”: precari alla massima potenza che, di fatto, svolgevano mansioni da dipendenti. 

Per  ognuno il giudice ha riconosciuto “la illegittimità dei contratti di collaborazione autonoma e coordinata e continuativa intercorsi” e ha condannato l’amministrazione “al pagamento di una indennità a titolo risarcitorio pari a cinque mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto percepita, oltre maggior misura tra interessi e rivalutazione come per legge nel pubblico impiego dalla data della sentenza fino al saldo”. Oltre ad alcune altre voci salariali.

A testa, circa 14mila euro. Per quattro che erano dipendenti ma venivano trattai da esterni. E lavoravano negli uffici di collocamento. 

(Unioneonline/E.Fr.)

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