Monsignor Baturi: «Guerra, stragi di migranti, genitori disperati: ma la Pasqua è vita anche dentro contesti di morte»
L’arcivescovo di Cagliari ai fedeli: «Questa festa deve essere occasione per recuperare le energie per costruire un mondo più giusto e adeguato»«La cronaca ci parla di guerra, migranti che muoiono a pochi metri dalle nostre coste, genitori disperati: ma la Pasqua insegna che ci possono essere vita e speranza anche dentro un contesto di morte».
Così l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, nel suo messaggio alla comunità ecclesiale in occasione della Pasqua.
«La sequenza del giorno di Pasqua – aggiunge l’arcivescovo - parla di un prodigioso duello tra la vita e la morte. Risorgendo Cristo offre a noi una vita, quella eterna, quella piena, quella felice che è l’oggetto vero del nostro desiderio, ciò per cui siamo nati, ciò che bramiamo».
«Questo – conclude Baturi, rivolgendo i propri auguri ai fedeli - è il messaggio della Pasqua: c’è una vita anche dentro un contesto di morte, una vita che giustifica la nostra speranza. C’è una vita che giustifica un nuovo inizio nel percorso personale e per recuperare le energie per costruire un mondo più giusto, un mondo più adeguato».
(Unioneonline/l.f.)
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