I numeri del Dipartimento della Pubblica sicurezza parlano chiaro.

Nonostante le altisonanti dichiarazioni politiche, l'emergenza immigrazione non è un'emergenza. O meglio, non lo è più.

Secondo i numeri aggiornati al 3 ottobre, il numero di chi è arrivato in Italia dal primo gennaio ad oggi è di 21.112 unità: -80%, se si pensa che nel 2017 gli sbarchi erano stati più di 106mila e nel 2016 addirittura 132mila. A settembre sulle coste italiane sono arrivate 947 persone, contro le quasi tremila di maggio, giugno e luglio: ad agosto il numero è di 1.551 persone.

Tra i porti maggiormente interessati agli sbarchi al primo posto c'è Pozzallo con 3.554 arrivi, seguito da Catania con 2.961 e Lampedusa con 2.634. La Sicilia rimane comunque il primo posto di attracco con Augusta, Messina, Trapani e Palermo.

Fanalino di coda per Sardegna, Calabria e Puglia. Cagliari è il porto che ha fatto registrare meno sbarchi nel 2018: soltanto 162.

Per quanto riguarda le nazionalità dei migranti, ci sono libici, tunisini, eritrei, sudanesi, pachistani, nigeriani e algerini.

Diminuiscono anche i minori non accompagnati: nel 2018 sono 3.254 i minorenni senza genitori arrivati in Italia. Nel 2016 erano quasi 26mila.

(Unioneonline/D)

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