Diversi tagli sulla schiena di Manuela Murgia, la sedicenne trovata morta a Cagliari nel 1995 e il cui caso è stato archiviato come suicidio. Li hanno mostrati i familiari in un post sul gruppo Facebook “Giustizia per Manuela Murgia”.

Ottenuti da qualche mese gli atti, i parenti della ragazza trovata senza vita nella gola di Tuvixeddu continuano con forza e perseveranza la loro battaglia per ottenere la verità sul caso.

E più passa il tempo più si aggiungono tasselli alla vicenda. Secondo gli investigatori Manuela si è suicidata, ha fatto un volo di trenta metri finendo al suolo con la faccia e la parte anteriore del corpo. Eppure, «non ti arrechi danni frontali», sottolineano i familiari evidenziando l’incongruenza.

«Inspiegabilmente però su tutta la schiena (coperta da giaccone Montgomery e maglia perfettamente incastrata all’interno dei pantaloni) ti fai questi tagli, mentre l’abbigliamento è integro». E quello indicato dalla freccia, sottolineano, «è fatto con un corpo contundente».

«Manuela – scrivono ancora i familiari – presentava in tutta la schiena questi segni».

In conclusione, sostengono i parenti, la ragazza «non si è mai gettata da quella parete rocciosa, è ora di smettere di nascondere la verità, Manuela è stata barbaramente assassinata due volte. Dai suoi carnefici e da chi non le ha dato giustizia».

(Unioneonline/L)

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