In relazione all'articolo del 18 maggio scorso, dal titolo "La Regione boccia il Comune", apparso sul nostro quotidiano, riceviamo e pubblichiamo le precisazioni di Antonia Cuccu, direttore del servizio Coesione Sociale:

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“La materia attinente agli interventi del Servizio civile è attualmente disciplinata dalla normativa statale e che la valutazione dei progetti è tra gli interventi delegati alle Regioni che hanno l’obbligo (non la discrezionalità) di ottemperare alle disposizioni del 'Prontuario' approvato con D.M. del 5 maggio 2016. Conseguentemente il rapporto tra Regione e Enti di Servizio Civile, tra cui il Comune di Cagliari è strettamente correlato alle direttive del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale – Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Avviso relativo ai progetti, pubblicato dal Dipartimento il 06/09/2016, ha infatti come riferimento il 'Prontuario' contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione e valutazione degli stessi progetti e si rivolge, sullo stesso piano, a tutti gli Enti di servizio civile iscritti all’albo nazionale e agli albi regionali e delle province autonome: enti locali, associazioni e organizzazioni no profit.

È importante anche non dimenticare che il procedimento di valutazione dei progetti di servizio civile ha natura concorsuale, per cui di norma non è consentito modificare o integrare le anomalie riscontrate nell'esame dei progetti. La Commissione nominata per la valutazione dei progetti non ha fatto altro che applicare i principi e le disposizioni che disciplinano tali procedimenti e, in particolare, ha motivato l’esclusione facendo riferimento all’avviso dove si dispone che i progetti debbano essere 'firmati digitalmente... e devono essere presentati esclusivamente in modalità on line'.

I progetti del Comune di Cagliari sono stati conseguentemente esclusi proprio perché l’assenza della firma digitale nei progetti inseriti nel sistema informatico Helios non è una anomalia sanabile, ma è causa automatica di inammissibilità (Prontuario, punto 8 del paragrafo 4.1, comprende tra i motivi di esclusione dei progetti proprio la 'Mancata sottoscrizione digitale'). Diversamente si sarebbe commessa una illegittimità a discapito dei progetti presentati dagli altri Enti che hanno regolarmente firmato, nonché una in violazione del principio della 'par conditio'.

È necessario inoltre precisare, in merito alla proroga dei termini di presentazione dei progetti, che quasi tutte le Regioni, per venire incontro alle esigenze dei propri Enti di Servizio civile, avevano fatto una proposta di rinvio dei termini al Dipartimento, ma la decisione di concedere la proroga è dipesa dalla volontà del Dipartimento e non è collegata ad un presunto “pasticcio on line”, tanto meno alla decisione della sottoscritta, dirigente del Servizio Coesione sociale, che non ha questo potere.

La proroga dei termini concessa con l’Avviso del 19.10.2016 (richiamato anche sul sito istituzionale della Regione Sardegna, e sullo speciale Servizio Civile) ha dato ad alcuni Enti il tempo e l’opportunità di rivedere le domande inviate, verificare il lavoro svolto, correggere gli errori, le omissioni e sanare le eventuali anomalie, nonché di chiedere il supporto tecnico al nostro gli ufficio, che è sempre disponibile a collaborare e ad affiancare gli Enti che richiedono assistenza per gli aspetti amministrativi-procedurali e per l’inserimento o la modifica dei documenti in Helios. Spiace che gli uffici del Comune di Cagliari non abbiano colto tale opportunità.

Inoltre stupisce la pretesa che siano gli uffici regionali a contattare gli Enti di servizio Civile che partecipano ad un avviso pubblico, quando è assodato che debba essere l’ufficio che ha necessità di supporto e chiarimenti a rivolgersi agli uffici competenti per materia.

Si ricorda, infine, che proprio con l'intento di prestare particolare attenzione agli enti di Servizio civile della Sardegna e instaurare con essi costruttivi rapporti di collaborazione, nel settembre dello scorso anno è stato realizzato un seminario sulla progettazione al quale hanno partecipato anche esponenti del Comune di Cagliari. Tale seminario ha avuto come relatore uno dei maggiori esperti del Dipartimento che ha illustrato nel dettaglio la procedura corretta. Successivamente, nei primi mesi di quest'anno, sono stati organizzati tre percorsi formativi per progettisti di Servizio civile, ai quali il Comune di Cagliari non ha partecipato.

Con il Servizio Civile Universale, istituito con l'articolo 8 della Legge n.106 del 2016 (in corso di attuazione con il decreto legislativo n.40 dello scorso marzo), gli enti con maggiori capacità organizzative saranno chiamati ad essere protagonisti nello scenario delle nuove opportunità e delle ampie prospettive offerte dalla nuova normativa. In questo contesto il Comune di Cagliari avrà un ruolo molto importate, pertanto auspichiamo di condividere i nuovi percorsi del Servizio civile universale e una sempre più stretta e fattiva collaborazione”.
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