Fogne aperte, puntelli, macerie e soffitto a pezzi: il piano discarica all’Oncologico di Cagliari
Viaggio nell’area del Businco abbandonata. La denuncia del sindacato Fials. L’azienda: metteremo in sicurezzaSopra, il calvario di chi affronta un tumore. Due rampe di scale più giù, il limbo sporco e maleodorante di un reparto abbandonato che cade a pezzi. Secondo sottopiano dell’ospedale Businco di Cagliari, l’Oncologico. Qui un tempo c’era la Radioterapia. Ora è una grande area tetra: l’acqua delle fogne gorgoglia in buchi nel muro aperti per effettuare qualche lavoro e poi abbandonati.
Il controsoffitto non c’è più e tubi più o meno arrugginiti sono a vista. Macerie ovunque. E puntelli a mantenere il soffitto sul quale pesano, dall’altra parte, le apparecchiature di Medicina nucleare.
Il sindacato Fials, con Paolo Cugliara e Giampaolo Mascia, denuncia: come è possibile lasciare un pezzo di ospedale in queste condizioni devastate? «Non vorremmo che si lascia andare alla deriva una struttura sanitaria che funziona, creando un pretesto per l’abbandono e la giustificazione per la realizzazione dell’annunciato ospedale unico. Si deve investire qui, al Businco», dicono i sindacalisti.
L’Arnas Brotzu, che governa la struttura, garantisce: metteremo tutto in sicurezza.
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