«Riprendiamoci le strade, le vie, le piazze». Questo lo slogan lanciato dal palco, montato al Parco della Musica di Cagliari, punto di partenza del Sardegna Pride 2023. Al grande evento, che vede l’amore universale e i diritti sfilare per le vie della città, migliaia di partecipanti, tutti al seguito dei sei carri – ciascuno in rappresentanza di una diversa associazione. 

«In questo momento», spiegano all’evento, «per questo governo, noi non esistiamo. E invece siamo qui». Poi un riferimento al motto della manifestazione, “Istruite, agitate, organizzate”: «Una frase di Gramsci. Le parole non vengono scelte per caso, perché la cosa che più teme un certo tipo di potere è la conoscenza, la cultura. Quindi è importante essere istruiti, conoscere i nostri diritti».

E sono proprio i diritti i grandi protagonisti del Pride: «Non sono qualcosa che ci viene concesso, che ci deve venire regalato. I diritti ci devono venire riconosciuti, perché sono già nostri, ce li devono semplicemente restituire, ridateci quello che è nostro». Nel discorso dal palco, anche il ringraziamento al Comune di Quartu, che ha concesso il patrocinio, e una frecciatina a quello di Cagliari, che invece lo ha negato. 

Dal Parco della Musica a via Bacaredda, questo il percorso del corteo, poi San Benedetto, piazza Garibaldi, sino a via Dante e il ritorno al parco, con la festa finale a partire dalle 22.30.

(Unioneonline/L.Ne.)

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