In provincia di Cagliari gli incidenti sono passati dai 1.258 del 2015 ai 1.157 del 2017 e i morti sono scesi da 22 a 17, ma la legge sull’omicidio stradale, introdotta nel 2016 dal governo Renzi, "non ha avuto un’efficacia deterrente nonostante l’inasprimento delle pene".

È quanto sostenuto dalla procuratrice Maria Alessandra Pelagatti nel convegno nazionale organizzato oggi al THotel da Polizia stradale e Ania, l’associazione nazionale delle imprese assicuratrici: la magistrata ha spiegato che nel 2017 la Procura di Cagliari ha istruito "74 procedimenti, stesso numero dell’anno precedente".

Dunque il problema va "affrontato con una campagna di educazione e prevenzione".

IL CONVEGNO - All’appuntamento hanno partecipato il questore Pierluigi D’Angelo, la dirigente della Stradale Giusi Agnello, il prefetto Romilda Tafuri, il sindaco Massimo Zedda, l’avvocato e consigliere regionale Anna Maria Busia in rappresentanza della Regione, il prefetto Roberto Sgalla (direttore centrale delle Specialità della Polizia) e il prefetto Luigi Savina (vice capo della Polizia).

Il prefetto Sgalla, riprendendo le conclusioni della procuratrice Pelagatti, ha spiegato "senza polemica" che la nuova legge tuttavia era stata introdotta anche su "richiesta delle vittime della strada", che "attendevano una risposta". E da qui è nato anche il progetto “Plate Check”, utile nelle intenzioni a debellare il fenomeno della mancata copertura assicurativa dei veicoli.

"In provincia di Cagliari il 6,8 per cento dei veicoli non è assicurato", ha detto Umberto Guidoni, segretario generale Ania.

Un dato che sale al 7,1 per cento se si guarda a tutta l’Isola.

"Un dato significativo", ha sottolineato Guidoni, nonostante in Sardegna ci sia la provincia che paga il premio assicurativo più basso in Italia: Oristano, mentre Cagliari con 416 euro annuali rientra nella media nazionale.

LO STREET CONTROL - In tutto il territorio nazionale sono 2,8 milioni i vaicoli privi di copertura assicurativa. La soluzione? "Un maggiore controllo con la tecnologia". Ed ecco lo “street control”: la Stradale avrà uno strumento che, con una telecamera e collegato con la Motorizzazione, sarà in grado di leggere fino a 100 targhe al secondo.

I dati saranno visualizzati su un tablet gestito da agenti i quali, in tempo reale, potranno verificare se il veicolo sia provvisto di copertura assicurativa e sia stato revisionato. Saranno 120 i dispositivi a disposizione della Polizia stradale: la telecamera invierà l’informazione a un tablet via wifi, l’agente nell’auto analizzerà i dati in tempo reale e li manderà alla Centrale, da dove saranno girati alla Motorizzazione e alle banche dati nazionali, che poi risponderanno; quindi la Centrale di Polizia invierà i dati alla pattuglia che verbalizzerà.

Il servizio sarà avviato nelle province con la maggiore incidenza di incidenti. Cagliari e la Sardegna seguiranno a ruota.
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