Nella Radioterapia del Businco a Cagliari è entrato in funzione il nuovo acceleratore Linac Versa Hd, apparecchiatura all’avanguardia nelle terapie antirumorali. 

«Un importante investimento che permetterà di ridurre le liste di attesa e la mobilità extraregione dei pazienti oncologici», commenta la direttrice generale dell’Arnas Brotzu, Agnese Foddis, poco dopo il taglio del nastro della nuova apparecchiatura.  «L’arrivo di queste innovative tecnologie, acquistate grazie ai finanziamenti trasferiti dal Cipe e attraverso i fondi rientranti nel Pnrr, con un cofinanziamento regionale (per una spesa di quasi venti milioni di euro), conferma quanto sia importante per l’intero territorio isolano la radioterapia del Businco, che si candida a diventare il punto di riferimento regionale per la cura delle patologie oncologiche e oncoematologiche», conclude la manager.

Per il taglio del nastro, questa mattina, c’erano il presidente della Regione Christian Solinas,  il direttore sanitario Raimondo Pinna, l’amministrativo Ennio Filigheddu, la direttrice del Businco Maria Teresa Addis e il primario del reparto, Raffaele Barbara. 

Le moderne tecniche radioterapiche consentono di eseguire trattamenti mirati e conformati sulla sede della lesione Neoplastica, risparmiando in modo selettivo gli organi sani adiacenti alla neoplasia. Questo determina una sensibile riduzione degli effetti collaterali e quindi una sensibile riduzione delle tossicità legate al trattamento radiante. 

«La precisione del trattamento radiante e la personalizzazione della cura, adattata al singolo paziente, sono due concetti fondamentali che ci consentono di ottenere ottimi risultati nel controllo della neoplasia salvaguardando i tessuti sani adiacenti alla lesione tumorale», chiarisce il direttore della Radioterapia Raffaele Barbara, che aggiunge: «Il nuovo Linac Versa Hd eroga la dose con una precisione millimetrica ed è dotato di sistemi di verifica ai target della dose erogata e dei volumi trattati che consentono di effettuare il ciclo di radioterapia con la massima accuratezza e sicurezza per il paziente. In passato le irradiazioni con volumi di trattamento più estesi e meno conformati contribuivano, si, alla guarigione e/o al controllo della lesione neoplastica, ma a costo di pesanti effetti collaterali, che oggi, con le nuove tecniche, sono un ricordo del passato», conclude il Barbara.

Il nuovo acceleratore, frutto della più avanzata tecnologia, non opererà da solo: avrà un gemello che sarà attivo a partire da marzo 2024.

Ma a febbraio del 2024, la Radioterapia del Businco potrà avvalersi anche del contributo della Tomoterapia elicoidale, che consentirà di trattare tutte le tipologie di neoplasie e permetterà di eseguire tutti i più moderni trattamenti Radioterapici, in linea con i centri oncologici più evoluti in Italia.

Infine, a luglio 2024, si concluderà il piano di ammodernamento tecnologico programmato con l’operatività del Cyberknife, in grado di soddisfare le esigenze di cure di tutto il territorio regionale. Questa tecnologia radioterapica sfrutta la robotica e l’intelligenza artificiale per eseguire trattamenti ablativi su lesioni neoplastiche maligne e benigne (es. Neurinomi) e non neoplastiche inoperabili per la sede dove sono localizzate o lesioni molto piccole dove l'intervento chirurgico è controindicato.

(Unioneonline)

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