Nessuno stop. Anzi: al Brotzu di Cagliari vanno avanti spedite le procedure per la realizzazione della nuova piastra tecnologica che, tra le altre novità, doterà l’ospedale di 12 nuove sale operatorie. 

Risale a pochi giorni fa (30 giugno) la delibera del direttore generale Agnese Foddis che indice il bando «per l’affidamento del servizio di verifica della progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva e dei relativi modelli Bim inerente l’intervento “Piastra Tecnologica per l’Emergenza–Urgenza». Un lavoro da oltre 700mila euro (per un progetto complessivo di 65 milioni),  necessario con l’entrata in vigore del nuovo codice degli appalti: il preliminare, redatto dalla società toscana che ha vinto l’appalto, deve essere validato. Poi si andrà spediti con il definitivo e verso l’apertura del cantiere.  

Sembra quindi ormai alle spalle il rischio che gli ingenti fondi destinati alle migliorie del Brotzu vengano revocati per essere sacrificati sull’altare del nuovo ospedale voluto dalla Giunta regionale. 

Dopo settimane di tensioni, innescate dalla delibera di Villa Devoto del primo giugno, la maggioranza di centrodestra sembra aver trovato la sintesi. Si fa tutto: il nuovo ospedale, ma anche la nuova ala del Brotzu, e pure lo stadio. 

E oggi al San Michele si sono visti anche il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu e  la senatrice  di Fratelli d’Italia Antonella Zedda: loro hanno difeso le nuove opera al Brotzu fin dal primo momento dello scontro con la presidenza della Regione.   

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