Cagliari e Sassari sono tra le città in cui è più significativa la presenza di senza tetto e senza fissa dimora.

E parliamo solo di quelli iscritti all’anagrafe “fotografati” dall’Istat, che in tutta Italia sono 96.197. Di questi, il 38% è rappresentato da stranieri, in oltre metà dei casi provenienti dall’Africa. Sono soprattutto uomini con un età media di 41,6 anni, che sale a 45,5 considerando i soli italiani.

«L'inclusione nella rilevazione dei senza tetto e senza fissa dimora è segnale positivo, volto a dare visibilità e riconoscimento anche a segmenti di popolazioni che tendono ad essere difficilmente statisticamente», spiega Fio.psd, federazione organismi per i senza fissa dimora.

Le persone senza fissa dimora censite sono residenti in 2.198 comuni italiani, ma concentrate per il 50% in sei comuni: domina Roma con il 23% e oltre 22mila persone, seguita da Milano (9%), Napoli (7%), Torino (4,6%), Genova (3%) e Foggia (3,7%).

A Napoli la quota di donne è particolarmente elevata (il 10% delle donne totali censite) e la presenza di stranieri molto più circoscritta rispetto ad altri grandi Comuni (8,6% contro circa il 60% di Roma, Milano e Firenze).

Altri Comuni in cui la presenza di senza tetto e senza fissa dimora stranieri è significativa sono Trieste, Reggio Emilia, Bologna, Alessandria, Como, Savona, Venezia, Brescia, Marsala, Catania, Sassari e Cagliari.

I senzatetto e i senza fissa dimora sono coloro che sono iscritti all'anagrafe in un indirizzo di residenza fittizio e presso l'indirizzo delle associazioni che operano in loro sostegno (senzatetto), e coloro che, pur non avendo un luogo di dimora abituale, eleggono il proprio domicilio presso il Comune dove dimorano abitualmente (senza fissa dimora).

Fio.psd avverte che i dati sono sottostimati, perché «un terzo dei senza dimora non è iscritto in anagrafe. Si tratta in particolare, di stranieri irregolari che dalla rilevazione censuaria rimangono pertanto esclusi».

(Unioneonline/L)

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