Sedici ordigni inesplosi della Seconda guerra mondiale individuati in meno di un mese nelle acque della Sardegna meridionale.

Li ha rintracciati il gruppo cacciamine della Marina Militare che ha operato in mare dal 3 al 27 maggio, nel corso della maxi esercitazione “Mare aperto”, che ha toccato anche l’Isola e che complessivamente ha visto in campo quattromila militari impegnati, di diverse forze armate e di 7 nazioni della Nato, 37 navi, 3 sommergibili, 11 velivoli, 15 elicotteri, reparti della componente anfibia, con mezzi da sbarco e veicoli d’assalto e distaccamenti di forze speciali.

Grandi manovre che hanno anche suscitato polemiche e che, come detto, si sono concluse ieri

Tutte le bombe rintracciate, anche nel golfo di Cagliari, sono state segnalate alle autorità competenti per le successive operazioni di bonifica e messa in sicurezza.

(Unioneonline/l.f.)

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