Energia, le associazioni dei consumatori: "Il mercato libero non porta benefici"
Il passaggio al mercato libero dell'energia, secondo il Movimento difesa del cittadino, non porta benefici. La denuncia arriva dopo l’indagine di Arera. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente ha accertato che la spesa per l'elettricità nel 2024 per i clienti del mercato libero è di circa 38 centesimi di euro al kilowattora, mentre per i clienti del servizio di maggior tutela è sui 33 centesimi di euro.
Il Movimento difesa del cittadino, con l’avvocata Federica Deplano, inoltre, mette in evidenza che sono stati ridimensionati i bonus sociali per l’energia a disposizione delle famiglie più in difficoltà. La normativa ha previsto il termine dei servizi di tutela, con un progressivo passaggio dal mercato tutelato a quello libero. Per i clienti domestici, che non sono considerati vulnerabili, deve avvenire a partire da luglio 2024 (in caso di mancata scelta scatta il regime di maggior tutela affidato all’operatore che ha vinto la gara pubblica).
I clienti in condizioni economiche svantaggiate potranno beneficiare di condizioni contrattuali ed economiche definite e aggiornate dall'Autorità. Chi è passato al mercato libero può decidere, entro il la fine del prossimo mese di giugno, di optare per il servizio di maggior tutela. Nel video l’intervista a Federica Deplano, del Movimento difesa del cittadino.