A gennaio inoltrato, il tecnico del Barcellona Xavi Hernández ha stupito tutti con l'annuncio inaspettato della sua intenzione di lasciare la squadra al termine della stagione 2023/2024. Ha anche dichiarato che la sua esperienza come tecnico è stata decisamente poco piacevole.

Non tutti avevano creduto alla veridicità di questo annuncio: molti pensavano che sarebbe tornato sui suoi passi a fine stagione, nel caso in cui le cose avessero preso una piega positiva. Eppure, la sua perseveranza in questa decisione ha reso chiaro che si tratta di una scelta definitiva.

Xavi e le pressioni mediatiche a seguito del suo annuncio

Non era la prima volta che i media approcciassero Xavi su questo tema. Alcuni giornalisti si sono persino spinti a chiedere come dovrebbe essere l'allenatore del Barcellona ideale. Il 44enne ha recentemente rivelato di non avere alcun rimpianto in merito alla decisione di lasciare la squadra.

Attualmente, il Barcellona si trova seconda in classifica, con 73 punti, prima del Girona, che è riuscito a superare. Il Real Madrid svetta con 84 punti.

Insomma, la risposta di Xavi alle domande dei media resta invariata nonostante le speculazioni. Non abbiamo assistito ad alcun tentennamento.

Ma chi è il successore ideale?

Xavi stesso non ha dato molte informazioni sui candidati adatti per prendere il testimone, ma una cosa è chiara: il prossimo tecnico dovrà conoscere i modi del Barcellona. Una caratteristica fondamentale, ha detto, è avere lo stesso DNA del Barcellona.

Cosa significa? Che il futuro allenatore deve già avere un profondo legame con la squadra, avendo giocato in essa o avendo significativa esperienza di allenamento con il club.

Lo stesso Xavi ha giocato nel club dal 1998 al 2015. Secondo le statistiche, gli allenatori che hanno una connessione preesistente con la squadra hanno più successo di quelli senza radici nel Barcellona.

Una persona come Pep Guardiola, ad esempio, che giocato nel Barcellona e ha pure allenato la squadra, sarebbe un'ottima opzione, dati i suoi successi. Tuttavia, per sfortuna del Barça, è più probabile che Pep passi alla Serie A dopo il Manchester City. Tornare indietro, effettivamente, sarebbe anche strano.

Il Barcellona dovrebbe cercare allenatori del calibro di Mikel Arteta, Rafael Marquez (attuale tecnico del Barcelona B) e, osiamo dire, José Mourinho. Che piaccia o no, Mourinho sa come tirare fuori il meglio (e il peggio) da una squadra.

Altri grandi nomi papabili di personaggi all'altezza della situazione sarebbero Julian Nagelsmann, Roberto De Zerbi, Thomas Tuchel e Hansi Flick. Ma la mancanza di connessione con la squadra li pone in condizione di svantaggio.

Nella storia del club, un solo allenatore di successo non aveva radici nel Barcellona: si tratta di Frank Rijkaard, che ha portato la squadra a vincere la Champions League nel 2006. Comunque sia, sfoderando un'attitudine vincente e il desiderio di vincere tutto, il prossimo allenatore dovrà essere pronto a tener testa alla pressione derivante dall'allenare una grossa squadra.
Forma attuale della squadra

Attualmente, il Barça non è in forma smagliante né dal punto di vista finanziario né in campo. Allenare una squadra in difficoltà richiede un'enorme resilienza. Dall'addio di Messi, il Barcellona non è più lo stesso, e ha vinto La Liga appena nel 2023, dopo la precedente vittoria nella stagione 2018/19.

Il Barcellona si sta aggrappando a fatica al sogno di vincere la Champions League questa stagione, dopo un periodo di magra di ormai quasi dieci anni senza vincere l'ambito trofeo. Ha già perso la Supercoppa di Spagna contro il Real Madrid, acerrima rivale

Perdere di nuovo La Liga sarebbe il coltello nella piaga. Il Barça è stato anche buttato fuori dalla Copa del Rey dall'Athletic Bilbao ai quarti di finale. Insomma, l'ultima chance di accaparrarsi un trofeo in questa stagione rimane la durissima Champions League.
 

Considerazioni finali

Con l'uscita di scena di Xavi dietro l'angolo, il Barcellona si deve preparare adeguatamente alla gestione della stagione 2024/25. Incassato il colpo e accettata la decisione di Xavi, bisogna pensare al rimpiazzo.

Insomma, proprio come facciamo quando puntiamo i nostri soldi in una slot online con cui abbiamo familiarità, il Barcellona deve puntare su un nuovo allenatore che sappia davvero cos'è il tiki-taka.

Nessuno dovrebbe giudicare la decisione di Xavi. La pressione per mantenere la squadra sui giusti binari è spesso insostenibile. Grossi risultati vorrebbero dire vincere La Liga, sfoggiare prestazioni impressionanti in Champions e portarsi a casa altri titoli e trofei ancora.

La vittoria della Liga è praticamente già in tasca al Real Madrid, quindi il Barcellona farebbe meglio a dirottare tutte le energie verso la Champions League, se vuole portarsi a casa almeno un titolo in questa stagione.

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