208 eventi previsti nel triennio 2022 - 2024 per circa 60 milioni di euro.

Sono i dati relativi all’investimento che la Regione Sardegna ha deciso di mettere in campo, puntando su un settore in grado di destagionalizzare l’Isola e portarla in vetta alle preferenze di turisti e visitatori. Stamattina, al Teatro Doglio a Cagliari, si è svolta la conferenza stampa per presentare il programma di manifestazioni ed eventi identitari e tradizionali, di spettacolo e cultura, sportivi e turistici, finanziati con la legge 7.

«Sono cifre mai spese prima e in questo modo daremo dei sevizi, alla Sardegna e ai turisti che verranno, che andranno oltre il mare. Questo è il sogno che vorrei accarezzare e far vivere la Sardegna tutto l’anno», racconta l’assessore al Turismo Gianni Chessa.

Sono tante infatti le iniziative che si stanno svolgendo in questo ultimo periodo nell’Isola, al di là di quella che è l’offerta classica estiva. Eventi legati allo sport, alla cultura, all’identità tradizionale e territoriale, alla gastronomia: tante occasioni da discutere insieme agli operatori del settore presenti in conferenza, che diventano protagonisti attivi di un’economia sarda che sempre più vuole scommettere sul turismo.

«Quest’anno abbiamo deciso – prosegue l’assessore – di mettere l’accento anche sul cicloturismo. Tante saranno le novità da febbraio in poi». A febbraio, infatti, ci sarà anche un annuncio riguardante un grosso evento che si svolgerà poi nel prossimo autunno. Per il momento, però, rimane tutto top secret. Per la Regione quel che conta è fare un sunto dei passi appena compiuti e della prossima programmazione.

Il dubbio però rimane sempre lo stesso ed è quello che si lega indissolubilmente al tema dei trasporti. «Più che lamentele servono proposte. Il problema dei trasporti in Sardegna è un problema storico, ma non possiamo permetterci di bloccare la nostra terra e renderla inaccessibile dopo l’estate», conclude Chessa.

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