I clienti dei supermercati possono portarsi da casa i sacchetti per l'ortofrutta e non sono obbligati ad acquistare quelli forniti da negozi o supermercati.

Lo afferma una circolare del ministero della Salute che fa seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 21 marzo scorso, che aveva dato l'ok ai sacchetti da casa.

La decisione arriva dopo le polemiche scoppiate nei primi giorni dell'anno, quando i sacchetti per frutta e verdura sono diventati a pagamento, al costo di 2 centesimi di euro.

Secondo il provvedimento ministeriale, i sacchetti portati da casa devono comunque essere "idonei a contenere alimenti quali frutta e verdura, autonomamente reperiti dal consumatore", si legge nella circolare, e "idonei a preservare l'integrità della merce e rispondenti alle caratteristiche di legge".

Devono dunque essere "monouso (quindi, non riutilizzabili), nuovi (quindi, non utilizzati in precedenza), integri, acquistati al di fuori degli esercizi commerciali, conformi alla normativa sui materiali a contatto con gli alimenti" e compostabili, ovvero biodegradabili in tre mesi.

La circolare inoltre informa che "ciascun esercizio commerciale sarà dunque tenuto alla verifica dell'idoneità e della conformità a legge dei predetti sacchetti utilizzati dal consumatore" e potrà vietare l'utilizzo di shopper considerati non conformi.

(Unioneonline/F)

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