Con un utile lordo di 41 milioni di euro e netto di 30 mln, una raccolta diretta che supera i 9,6 miliardi di euro, il Banco di Sardegna ha approvato il resoconto trimestrale al 31 marzo, confermando la solidità patrimoniale dell'istituto di credito sassarese.

L'approvazione del resoconto intermedio di gestione è arrivata oggi al termine della riunione del consiglio di amministrazione della banca, presieduto da Antonello Arru.

Sul documento e sui risultati conseguiti dal Banco di Sardegna in questo primo trimestre del 2020, ha espresso soddisfazione il direttore generale dell'istituto di credito, Giuseppe Cuccurese.

"Grazie a una finestra favorevole apertasi a metà febbraio, è stato possibile realizzare una significativa plusvalenza derivante dalla vendita di titoli di Stato in portafoglio, che ha portato la redditività operativa ad attestarsi a un livello storicamente molto elevato, di quasi 20 milioni superiore al primo trimestre dello scorso anno e ben oltre le aspettative di budget. Questi effetti combinati, hanno consentito al cost/income di scendere a un virtuoso 59,8%".

Sul fronte del credito si registra la crescita dei finanziamenti in bonis a clientela, arrivati a 6,5 miliardi. Buone notizie anche riguardo al profilo di rischio, che vede lo stock del credito deteriorato, scendere a un valore netto di 494 milioni, con un indice di copertura stabile al 49,2 % di cui le sole sofferenze al 58%. Migliorano il Texas ratio, sceso a un livello di eccellenza del 69,3% e gli indicatori di solidità patrimoniale, con un CET1 ratio del 30,49%, ai massimi livelli del sistema.

Sul lato della raccolta complessiva, quella diretta che supera i 9,6 miliardi, mentre quella indiretta si attesta a 5,1 miliardi nelle sue diverse componenti di gestito (2,8 miliardi), polizze assicurative (856 milioni) e amministrata (1,5 miliardi).

(Unioneonline/F)
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