Le bollette più care d'Italia? Le pagano le famiglie sarde.

A sottolinearlo è uno studio dell'Osservatorio Energia di Facile.it, segnalando che l'Isola è la regione con i valori più alti di consumo e quindi quella dove gli utenti sostengono i costi maggiori.

In media, sola,emente per l'eletticità, si spendono infatti 502 euro ogni anno, quando la media nazionale è di 417 euro.

Ancora, l'osservatorio rimarca come, per pagare luce e riscaldamento, gli italiani abbiano sborsato mediamente 1.200 euro (di cui 762 solo per il gas).

Dopo la Sardegna, la classifica del caro bolletta vede il Veneto al secondo posto (460 all'anno per la luce) e la Sicilia al terzo (448 euro).

Nel 2018 il consumo minore di elettricità si è registrato invece in Toscana, dove si pagano le bollette più basse.

"Le bollette dell'energia elettrica e del gas - evidenzia l'Osservatorio di Facile.it - sono considerate dagli italiani una delle spese che incidono maggiormente sul budget familiare e, secondo una recente indagine sono più di 17 milioni i consumatori che nel 2019 cercheranno di cambiare fornitore per ridurre i costi".

"Nonostante il passaggio obbligatorio dal mercato tutelato a quello libero sia stato rimandato al 2020, è importante valutare sin da subito e con attenzione la propria bolletta di luce e gas", spiega Silvia Rossi, responsabile energia di Facile.it.

"Cambiare regime può consentire di ridurre sensibilmente il costo delle utenze domestiche, con un risparmio che può arrivare al 25% per l'energia elettrica e al 15% per quanto riguarda il gas".

LE REAZIONI - I dati hanno innescato la polemica politica.

I Riformatori, in una nota, sottolineano: "Un altro nefasto effetto dell'insularità che deprime la nostra economia e impedisce alle famiglie sarde di vivere spari livello con quelle toscane o lombarde".

"La mancanza della fornitura di gas - aggiunge il comunicato - se non in alcuni punti limitati dell'isola, costringe i sardi ad usare più energia delle famiglie continentali di pari livello socio economico, con ciò aggiungendo al danno di pagare di più l'energia anche quella di essere costretti ad un consumo maggiore.

Deve inoltre essere considerato che la Sardegna è produttrice netta di energia elettrica, cioè produce più di quanto consuma ma ciononostante paga l'energia a prezzo più alto che nel resto del Paese".

Risultato: "Sotto il profilo dei comsumi di energia elettrica i sardi pagano sulla propria pelle il costo di una situazione di insularità che tutti i Governi susseguitisi dall'Unita d'Italia ad oggi hanno bellamente ignorato trattando i sardi come cittadini di seconda categoria".

(Unioneonline/l.f.)
© Riproduzione riservata