Dopo i contributi destinati alle attività produttive per combattere lo spopolamento nei Comuni più a rischio, la Regione Sardegna allarga l’intervento anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti.

Il bando, per i centri sotto i 3mila abitanti, verrà pubblicato a gennaio. È già stata sottoscritta la convenzione con la Camera di commercio di Sassari, capofila delle Camere di commercio della Sardegna, per svolgere l’attività istruttoria e l’erogazione delle sovvenzioni. Ma c’è una novità rispetto alla misura originaria, ed è proprio l’allargamento della platea dei beneficiari.

È per andare incontro a questa esigenza che con la legge Omnibus sono state stanziate ulteriori risorse nel triennio 22-24, facendo passare lo stanziamento da 60 a 120 milioni (20 milioni in più ad anno). Complessivamente, con l’ultima variazione di bilancio le risorse stanziate dalla Regione contro lo spopolamento attraverso le tre principali linee d’azione (bonus nascita, agevolazioni per le attività produttive, mutui prima casa) sono salite a 225 milioni.

Alla misura in favore delle attività produttive, a partire dal 2023 si aggancia quella di accompagnamento delle imprese (comprese le nuove) che prevede, appunto dal prossimo anno, un contributo nella forma del credito d'imposta fino al 40% delle imposte versate, con il fine di sgravare le attività economiche dagli elevati costi dell'imposizione fiscale.

«L’obiettivo che ci eravamo posti a inizio legislatura era quello di combattere attivamente lo spopolamento e l’isolamento dei territori, una piaga diffusa in tutto il territorio regionale ma più marcata in alcune aree – spiega l’assessore del Bilancio, Giuseppe Fasolino - Oggi stiamo lavorando per portare a compimento questo progetto e accompagnare la rinascita dei piccoli Comuni sardi che senza un intervento della Regione rischiavano di scomparire».

(Unioneonline/s.s.)

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