La Sardegna turistica incassa lusinghieri riconoscimenti. Nei giorni scorsi a Palazzo Madama ha ritirato ben otto bollini blu che certificano come sagre di qualità altrettante manifestazioni che si sono tenute lo scorso anno nell'Isola. Il premio indetto dall’Unione nazionale delle Pro Loco italiane (45 riconoscimenti in tutto a livello nazionale) è andato a polenta di Arborea, maialetto di Baunei, lumache di Ossi, minestrone della longevità di Perdasdefogu, pane di Sanluri, prosciutto di Talana, caglio e carne di caprone di Urzulei e olive di Villamassargia.

A guidare la delegazione sarda a Roma, nella Sala Koch del Senato della Repubblica, il presidente regionale dell’Unpli Raffaele Sestu orgoglioso «di ricevere questo prestigioso riconoscimento che l’Unpli conferisce da più di dieci anni a questa parte», dice Sestu. «È un premio importante per il quale abbiamo avuto un riscontro enorme resistendo a maldestri tentativi di imitazione».

A fare la parte del leone l’Ogliastra, che ha visto riconosciute di qualità ben quattro sagre (Baunei, Perdasdefogu, Talana e Urzulei). E proprio gli amministratori di Baunei non hanno mancato di celebrare il successo sul profilo Facebook istituzionale del Comune. La soddisfazione comunque accomuna anche gli altri paesi della Sardegna che hanno conseguito il marchio di qualità per le loro sagre. La soddisfazione è stata condivisa dai sindaci e dai presidenti delle Pro Loco dei paesi premiati, anche loro presenti a Roma.

Quella dei giorni al Senato è stata definita dall’Unpli «una cerimonia da record per la quarta edizione del progetto nato nel 2019 e che fino a oggi ha certificato 117 eventi con il marchio “sagra di qualità”, un sigillo assegnato alle manifestazioni con più di 5 anni di età e che rispettano i criteri di tipicità del prodotto, sostenibilità, sicurezza e igiene alimentare».

© Riproduzione riservata