C'è un gruppo svizzero che opera nel settore della trasformazione dell'alluminio, la Sider Alloys, interessato a rilevare l'ex Alcoa di Portovesme.

Lo si è appreso stasera a margine del vertice convocato a Roma, presso il ministero dello sviluppo economico, per valutare le proposte sul futuro dello stabilimento di Portovesme.

Il gruppo svizzero si è impegnato ad avanzare, non oltre venerdì, una sua proposta di acquisizione.

Nel frattempo arrivano incoraggianti segnali anche dalla Commissione Europea che ha dato la sua disponibilità a prorogare di due anni il regime di "superinterrompibilità", relativo alla tariffa agevolata per l'energia in grado di far marciare lo stabilimento.

Per la Glencore che gestisce lo stabilimento sardo, però, due anni sono pochi e la multinazionale è rimasta ferma sulla richiesta di dieci anni di "superinterrompibilità; la stessa Glencore si è presa un mese di tempo per decidere sulla riattivazione degli impianti in Sardegna.

Terna, inoltre, ha reso noto che esiste la possibilità di un accordo bilaterale (e quindi sganciato dal controllo comunitario) con un'azienda che produce energia in Sardegna.

Al vertice hanno preso parte il sottosegretario all'Industria De Vincenti e il presidente della Regione Pigliaru, oltre ad esponenti sindacali nazionali, regionali e territoriali.

Una cinquantina di lavoratori ha attuato un presidio all'esterno per tutta la durata del vertice.
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