È morto a Milano Ennio Doris, storico fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. Aveva 81 anni.

A dare la notizia la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo, che – si legge in una nota – “in questi giorni di lutto” intendono “mantenere uno stretto riserbo”, che chiedono a tutti di “voler rispettare”.

“Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano”, il messaggio di cordoglio dell’amico Silvio Berlusconi, “un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo”.

Nato il 3 luglio del 1940 a Tombolo, in provincia di Padova, è stato uno dei protagonisti della finanza italiana per oltre quattro decenni.
Dopo il diploma di scuola superiore, ha iniziato a lavorare come venditore porta a porta per la Banca Antoniana di Padova e Trieste. Nel 1969 ha cominciato la sua attività nel campo della consulenza finanziaria per la società Fideuram. Nel 1971 è entrato in Dival (gruppo Ras), nel quale in dieci anni – ricoprendo il ruolo di divisional manager – ha fatto crescere affari e personale da pochi collaboratori a 700 dipendenti.

Nel 1982 ha dato vita alla società di consulenza nel settore del risparmio Programma Italia, di proprietà paritetica di Doris e del Gruppo Fininvest, che nel 1994 ha cambiato il suo nome in Mediolanum.

Nel 1992 è stato insignito dell’Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Nel 2002 è stato nominato Cavaliere del Lavoro.

Nel 2018 Forbes lo ha inserito al 17esimo posto della classifica degli uomini più ricchi d’Italia, con un patrimonio stimato di circa tre miliardi di euro.

(Unioneonline/F)

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