Fatta la legge, trovato l'inganno.

Dopo il provvedimento che ha imposto ai gestori di telefonia il ritorno alla fatturazione mensile in luogo di quella a 28 giorni, le compagnie si cautelano rincarando la bolletta.

E per gli utenti già sono arrivate le prime comunicazioni "I costi annuali dell'offerta non cambiano", ci tengono a precisare le compagnie, "ma vengono suddivisi in 12 mensilità" anzichè in 13 bollette.

Costo annuale immutato per gli utenti dunque, ma un aggravio dell'8,16% sulla singola bolletta.

Nessuna violazione della legge: il provvedimento del governo non poteva certo imporre alle aziende di mantenere immutato il costo di ogni singola fattura. Ma un modo per aggirare la ratio del provvedimento, questo sì.

Fastweb, Vodafone e Tim hanno già cominciato a inviare le comunicazioni ai clienti. Wind Tre ancora no, forse ci sta pensando, e chissà che non voglia distinguersi.

Per quanto riguarda Fastweb, la variazione comporterà una diminuzione di minuti e Giga: prima rinnovate 13 volte all'anno (ogni 28 giorni appunto), con questa modifica saranno rinnovate solo 12 volte. Idem per quanto riguarda Vodafone.

Tim perlomeno ha adeguato le soglie, aumentandole: ad esempio, l'offerta che prevede 500 minuti e 2 Gb ogni 28 giorni passerà a 543 minuti e 2,2 Gb al mese.

Ovviamente, viste le variazioni dell'offerta, i clienti hanno diritto a recedere senza pagare penali.

(Unioneonline/L)
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