La fine del mercato tutelato dell’energia è fissata per l’1 luglio, con 4,5 milioni di utenti che dovranno scegliere se passare al mercato libero o rimanere con i nuovi gestori che si spartiranno l’Italia. Oggi, dopo quasi un mese d’attesa, sono stati pubblicati i nomi degli operatori del futuro servizio a tutele graduali: sono sette e gestiranno i 26 lotti in cui è stato diviso il Paese.

E anche se per il ministro Picchetto «le aste sono andate bene», secondo Assoutenti l’Isola sarà tra le più penalizzate. «Gli utenti più svantaggiati sono senza dubbio quelli che risiedono in Sardegna, nella provincia di Napoli e nelle città siciliane di Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani – spiega il presidente onorario di dell’associazione dei consumatori, Furio Truzzi –. In tali aree, seppur in misura diversificata, si registra infatti un aumento dei prezzi per i clienti non vulnerabili rispetto al prezzo di gara. Questo significa che le famiglie che risiedono in tali zone e che al prossimo 1 luglio non avranno scelto un fornitore del mercato libero, si ritroveranno a pagare bollette ben più salate rispetto a chi vive in Toscana o in Calabria, regioni dove le aste hanno fissato i maggiori ribassi dei prezzi».

Nuoro e Sassari si trovano nell’Area Sud 1 – gestita da Illumia S.p.a – insieme alla provincia di Napoli. Cagliari, Oristano e Sud Sardegna invece sono nell’Area Sud 2 – gestita da A2A Energia S.p.a – insieme al comune di Napoli. Le aste si erano tenute il 10 gennaio – organizzate da Acquirente Unico, la società pubblica che compra la corrente per il mercato tutelato. Ciascuna delle 26 zone è stata assegnata alla società che ha fatto l'offerta più bassa: Enel, Hera, Edison, Iren, E.ON, oltre alle già citate Illumia e A2A. 

Come ricorda l’Arera – l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente – «le condizioni economiche definitive del Servizio a tutele graduali potranno essere definite e rese note solo in prossimità del passaggio al nuovo servizio, nel mese di giugno». Quel che è certo, continua l’autorità, è che «a prescindere dal consumo della materia energia, sulla bolletta si risparmieranno 73 euro anno di spese fisse che su base mensile corrispondono a -6 euro al mese».

«Le aste sono state caratterizzate da una grande partecipazione e da una concorrenza tra gli operatori – ha sottolineato Pichetto Fratin – che si traduce in vantaggi per gli utenti. Si è compiuto dunque un altro importante passo verso la liberalizzazione dell’ultimo segmento del mercato elettrico, quello dei clienti domestici. Un bene essenziale a un prezzo ragionevole: questo si aspettano i consumatori ed è ciò che stiamo costruendo attraverso un percorso chiaro e trasparente, che ci pone tra i Paesi più avanzati d’Europa».

Nonostante la scadenza del 1 luglio, per tre anni, dal luglio 2024 al luglio 2027, i clienti domestici non vulnerabili potranno rifornirsi dal vincitore del lotto di competenza al prezzo fissato in sede di asta, ma potranno passare in qualsiasi momento al mercato libero. I clienti che rientrano invece nei criteri di cosiddetta vulnerabilità per il momento resteranno nel regime di fornitura di maggior tutela, in attesa che si svolgano a breve le aste per l’individuazione degli operatori che applicheranno loro condizioni fissate da Arera. Per gli utenti non vulnerabili già nel mercato libero invece esiste il diritto di rientro nel servizio di maggior tutela fino a fine giugno 2024.

(Unioneonline/v.f.)

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