L’utile lordo è di 197,8 milioni di euro, il netto tocca quota 140,5 milioni. È quanto emerge dal documento di esercizio 2023, esaminato e approvato oggi dal consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna. Il margine di interesse cresce del 60% e sale a 304,5 milioni, mentre le commissioni nette salgono a 202,7 milioni, pari al +3,2% rispetto a 12 mesi prima. La cessione di titoli di proprietà e crediti genera utili per 2,7 milioni e dividendi pari a 4,6 milioni. Gli oneri operativi calano dell'1,5% e ammontano a 278,4 milioni. Le spese per il personale sono la voce principale: 171,7 milioni, in aumento del 6,9%. Sono stati erogati contributi ai fondi di risoluzione delle crisi bancarie per 14,7 milioni. La raccolta complessiva sale a 18,4 miliardi, 6,6% in più del 2022. La raccolta diretta da clientela sfiora i 12 miliardi, quella indiretta a 6,4 miliardi.

I finanziamenti alla clientela sono in linea col 2022: circa 7 miliardi. Le nuove erogazioni a imprese e famiglie hanno superato gli 800 milioni e hanno compensato i 730 milioni di scadenze. Confermato il forte sostegno all'acquisto della prima casa, con nuove erogazioni per 494 milioni. Migliora la qualità del credito: i crediti in bonis non evidenziano particolari criticità e confermano un tasso di default dello 0,8%, mentre la consistenza dei crediti deteriorati si riduce drasticamente: da 328 milioni lordi a 128,8 milioni lordi. La consistenza dei titoli in portafoglio, principalmente titoli di Stato italiani, è di circa 2 miliardi.

Il patrimonio netto è di oltre 1 miliardo, in aumento di 93,6 milioni. Rispetto all'imposta straordinaria sulle banche decisa dal governo, il cda proporrà all'assemblea dei soci di destinare 20,8 milioni di utile netto a una riserva non distribuibile. Per il presidente Gianfranco Farre «l'esercizio 2023 ha confermato il percorso di crescita sostenibile avviato negli ultimi anni, rivolto allo sviluppo dei ricavi, al miglioramento della qualità degli attivi, all'ulteriore rafforzamento della solidità patrimoniale e al raggiungimento di eccellenti indicatori di efficienza, mediante un attento controllo dei costi di gestione».

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata