Approvato il bilancio 2020 della Banca di Credito Cooperativo di Cagliari.

I risultati dell'attività sono in generale incremento, spesso a due cifre.

È cresciuto il numero dei soci, che hanno superato le 2.800 unità. Segno più per i clienti affidati, che passano da 1.828 a 1.917. I prestiti netti a clienti sono cresciuti del 19,27% passando da 161,3 milioni a 192,4 milioni, mentre la raccolta di risparmio segna un +18,5%, passando da 249,2 milioni a 295,3.

I conti correnti aperti a pensionati oggi sono 713, nel 2019 erano 663.

Le carte di credito e debito da 4.932 diventano 5.226 e le connessioni elettroniche da 3.424 salgono a 3.607.

Il capitale di prima classe è passato da 17,2 a 20,4 milioni. Crescono anche i fondi propri (+30,20%) che nel 2020 ammontano a 24,3 milioni (18,7 nel 2019).

"Con 65 milioni di euro abbiamo aiutato famiglie e imprese in piena pandemia - osserva il presidente della Banca di Cagliari Aldo Pavan -. L'impatto violento della pandemia ha modificato, da un giorno all'altro, tutta l'operatività della banca agli sportelli sono state prontamente recepite le norme sui distanziamenti. L'attività di concessione si è subito adeguata alle nuove necessità e ha utilizzato ampiamente gli strumenti eccezionali messi a disposizione dal governo. Sono state concesse più di 600 moratorie su crediti in essere”.

"Durante la pandemia, che ha portato con sé morti e sofferenze, ha messo in ginocchio molte imprese e privato dei mezzi di sussistenza molte famiglie - ha aggiunto Pavan - la vicinanza alle persone e alle imprese è stata la nostra priorità".

Nel corso del 2020 la Banca di Cagliari ha aperto una nuova sede ad Assemini; sono stati assunti tre giovani laureati e un nuovo dirigente. Quattro nuove assunzioni sono state fatte nei primi mesi del 2021.

Inoltre, nel 2022 raddoppieranno gli spazi della sede di viale Ciusa a Cagliari.

(Unioneonline/F)

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