«Che cosa ci porterà il 2000? Forse riusciremo a disinnescare tutte le bombe, e a liberarci da tutte le bibbie al lume del buon senso; forse potremo bere l’acqua dei fiumi; e ogni Eva addenterà allegramente, insieme al suo Adamo, succose mele senza additivi chimici né cesio 136 o plutonio 239, senza pericolo di essere cacciati dal paradiso». La vita di Joyce Lussu Salvadori, scrittrice, poetessa e partigiana, si è interrotta nel 1998, ma i suoi pensieri, come quelli del compagno Emilio, continuano ad attraversare il tempo, utili per chiunque voglia farne tesoro. A Joyce il comune di Roma ha dedicato una biblioteca. Il modo migliore per ricordarla, con tanti volumi espressione di saperi e memorie tramandate.

La biblioteca (foto Rais)
La biblioteca (foto Rais)
La biblioteca (foto Rais)

Lo spazio dei giovani

Il nuovo regno dei libri è stato inaugurato in via Costantino, nel quartiere San Paolo. All’evento ha partecipato il sindaco Roberto Gualtieri. La neonata biblioteca, che guarda in particolare al pubblico dei giovanissimi e dei giovani, anche per via della vicinanza dell'ateneo di Roma Tre, è ospitata al piano terra di un nuovo complesso residenziale. Si estende su una superficie di oltre 400 metri quadrati e offre, già a disposizione per il prestito, circa 6.000 volumi, su una capienza massima di 9.000, con una particolare attenzione alla politica e alla storia del Novecento, ai fumetti e alla letteratura per ragazzi e bambini con una sezione dedicata al progetto nazionale “Nati per Leggere”. Per i giovani ci sono naturalmente i libri di Joyce ed Emilio. Lei sempre in prima linea contro i totalitarismi, anticipatrice di tante battaglie per la pace, per l’ecologia, per una società più giusta. Ha combattuto strenuamente «il più antico e stabilizzato dei colonialismi, quello degli uomini sulle donne. Io ero irriducibilmente convinta che alla donna non spettassero le retrovie della storia, ma la prima linea». Ora è dentro questa nuova creatura, una biblioteca per lei in uno dei più caratteristici quartieri di Roma.

© Riproduzione riservata