Claudia Crabuzza per il cd “Grazia, la Madre” (Squlibri edizioni), la cantante folk Maria Giovanna Cherchi con il disco “Sirena” (R&G music), Dalila Kairos con “Animami”  (Subsound Records), la tradizione popolare gallurese reinterpretata da Sandro Fresi e Marco Muntoni in “Kinda” (Iskeliu) e infine gli “Istentales”  con il lavoro “Homines” e le collaborazioni con Elio, i Tenores di Neoneli, i Modena City Ramblers e il Coro di Ittireddu, sono i cinque vincitori dell’edizione 2023 del “Premio Discografico Mario Cervo”.

Punto di riferimento per gli artisti sardi, il Premio porta sul palco il meglio della produzione musicale isolana, riferita all’anno precedente e selezionata  da una giuria di giornalisti, esperti del settore  e musicisti. Come ogni anno, a fianco ai lavori discografici più recenti, il premio al disco storico scelto dalla famiglia Cervo, fondatrice del prezioso Archivio e dell’evento arrivato alla sua ottava edizione: quest’anno l’omaggio andrà ai Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu” e al loro “Intonos”, datato 1994. “Abbiamo voluto scegliere il canto a tenore per omaggiare il canto più antico del mondo -  sottolineano Velia e Ottavio Cervo – .

Questa espressione artistica, che nel 2005 è stata inserita dall'Unesco tra i patrimoni orali e immateriali dell'umanità data la sua unicità, ci rende orgogliosi e fieri di continuare a promuovere le tradizioni della nostra isola”. La serata di premiazione, mercoledì cinque luglio con inizio alle 21 nel parco Mario Cervo, è condotta da Giacomo Serreli e Tommy Rossi, anche coordinatore del lavoro dei giurati; ai vincitori una scultura in ceramica realizzata dall’artista olbiese Rita Tamponi. L’attività dell’Archivio Mario Cervo è sostenuta dal contributo dell’Amministrazione Comunale di Olbia, Assessorato alla Cultura, e dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE).

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