Armonia e forza, bellezza ed estro, l’artista calligrafa giapponese Sisyu ha incantato il pubblico del Museo Archeologico con l’action painting che ha preceduto l’inaugurazione de “L’arte nell’incontro”, sua seconda mostra istituzionale in Italia fortemente voluta dalla Fondazione Luciana Matalon. Fusione di diverse tecniche espressive, le opere dell’artista rimarranno esposte fino al 27 agosto: sculture calligrafiche sospese e inediti dipinti su tela realizzati con antiche tecniche italiane, Sisyu è stimata dal governo giapponese come profonda divulgatrice della cultura del Paese.

Esposta in diverse parti del mondo, tra cui America e Francia, tra le sue prime partecipazioni in Italia l’installazione per l’entrata del Padiglione Giappone, in occasione di Expo Milano 2015. L’artista, al termine della performance, ha voluto descrivere  i simbolismi della sua opera estemporanea, una grande aquila e una luminosa alba che sorge su di essa.

«L’ideogramma che vedete, “Goen” , è una parola che non esiste in italiano ma voi e io siamo qui proprio per questa parola – ha detto - In Giappone crediamo in una grande e invisibile  forma di potere: se agiamo con buone intenzioni creiamo buone cose, opportunità di fortuna. L’aquila simboleggia le persone, la forza, la fiducia e la sincerità. Le ali rappresentano il fatto di spiccare il volo dopo i periodi di buio che abbiamo attraversato. Grazie di cuore – ha concluso  - vi auguro tanti nuovi “Goen” per il vostro futuro».  

Accanto all’artista, il curatore della mostra, Nello Taietti. «Sisyu è una delle più importanti artiste giapponesi – ha detto – iniziata ai rudimenti della calligrafia dalla nonna lei ha dato una veste di contemporaneità agli ideogrammi che si sono evoluti e  cambiano a seconda del suo stato d’animo. I suoi dipinti partono dalla mente, dal cuore e dal braccio. Dalla mente perché racchiudono la storia dei suoi avi e del Giappone, dal cuore dove sono le emozioni che si prova e poi dal braccio che rappresenta l’esecuzione dell’opera».

All’evento presente il Sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che ha ringraziato Sisyu per «l’emozionante performance e il prezioso dipinto donato alla città». L’opera entrerà far parte della collezione permanente del Museo.  

© Riproduzione riservata