Deve il nome alle grandi ciotole decorate che le genti preistoriche realizzarono nella seconda metà del III millennio a.C.

La domus de janas dei Vasi tetrapodi, uno dei dieci ipogei della necropoli di Santu Predu ad Alghero, è pietra miliare nella storia degli studi. Scavata tra 1959 e 1960 da Ercole Contu, domani (ore 18, Lo Quarter, largo San Francesco, ad Alghero) torna a raccontarsi in una mostra straordinaria intitolata "Ercole Contu e la scoperta della tomba dei vasi tetrapodi".

Il fascino del monumento emergerà dalla ricca documentazione grafica e fotografica e dal virtual tour, ma rivivrà soprattutto grazie alla voce di colui che la scoprì nel 1959. Ercole Contu, 93 anni, decano degli archeologi sardi e scopritore, fra l'altro, del santuario prenuragico di Monte d'Accoddi (Sassari), parteciperà all'inaugurazione.

La mostra, realizzata da Archeofoto Sardegna in collaborazione col Comune di Alghero, la Fondazione Meta, la Soprintendenza di Sassari e la cooperativa Silt che gestisce il monumento, sarà visitabile sino a maggio.
© Riproduzione riservata