C’è ancora bisogno di scioperi generali, di manifestazioni femminili, di quote rosa in Parlamento.

C’è ancora bisogno di donne che devono dimostrare di essere pensanti, capaci di autonomia e indipendenza, forti nell’affrontare e risolvere questioni anche complesse che riguardano anche gli uomini.

C’è ancora bisogno di donne che si battono per affermare che fanno parte della specie umana, che anche le Donne sono Uomini in senso universale.

E c’è ancora bisogno di uomini che uccidono le mogli, deturpano i volti delle compagne, segregano le figlie o le violentano.

C’è ancora bisogno di uomini possessivi che vogliono poter gestire, controllare, inibire ed educare la "propria" donna.

C'è ancora bisogno di uomini convinti che una gonna corta sia un invito allo stupro. O l'amore comprato certifichi un'inferiorità.

C’è ancora bisogno di sottolineare e giustificare le differenze fisiche: quella di donne la cui forza sta nell’intelletto, e quella di omini con mani pesanti davanti alle quali anche la Donna più forte soccombe.

Per questo e molto altro c’è ancora bisogno di celebrare la Giornata internazionale della Donna. Ma per quanti lustri, decenni o secoli ancora?

Sarà bello il giorno in cui non ci sarà più bisogno di questa Giornata e la donna sarà donna davvero pari all'uomo da non doverne più parlare.

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