È stato inaugurato nei giorni scorsi, nell’aula magna della Facoltà Teologica della Sardegna di Cagliari, il secondo corso di Turismo religioso per guide e operatori delle diocesi.

Un’iniziativa – a numero chiuso, con 36 partecipanti - finanziata dalla Fondazione Destinazione Pellegrinaggio in Sardegna con fondi messi a disposizione dall’Assessorato Regionale del Turismo.

«Coniugare i valori spirituali del territorio e della tradizione con un nuovo modello di economia, non è semplice ma è una sfida che si deve iniziare per il bene di tutti», ha spiegato il preside della Facoltà Teologica, don Mario Farci.

«Si può addirittura considerare – ha aggiunto monsignor Antonello Mura, presidente della Conferenza episcopale regionale - come un’esperienza dove si crea qualcosa in cui si crede veramente, una realtà che diventa sogno, viene da dire, più che un sogno che diventa realtà». 

Presentando il corso, l’assessore regionale al Turismo Gianni Chessa ha invece posto l’accento sulla necessità di «facilitare un cambiamento di prospettiva ormai necessario, visto il drammatico spopolamento a cui va incontro il territorio sardo: bisogna dare speranza ai giovani, offrire loro l’opportunità di tornare in Sardegna con un nuovo e diverso modello di sviluppo. La Regione sta già agendo in questo senso, ma dobbiamo crederci tutti insieme».

Il corso sul turismo religioso si terrà per cinque fine settimana consecutivi, fino all’inizio di dicembre.

(Unioneonline/l.f.)

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