«La guerra non si puo’ umanizzare, si puo’ solo abolire».  Il pensiero di Albert Einstein è un utile promemoria in sintonia con il film “Bosnia Express” di Massimo D’Orzi, che sarà proiettato domani, mercoledì 16 novembre, alle 18.30, all’Auditorium “Giovanni Lilliu” a Nuoro.

È un’iniziativa dell’Istituto superiore regionale etnografico attraverso Isre Cinema. Nell’occasione viene anche proposto, in anteprima per la Sardegna, il cortometraggio “Sul ponte” diretto dallo stesso D’Orzi che prende le mosse dalle ansie provocate dal lockdown nella fase più acuta della pandemia.

Per un confronto sui temi dei film, intervengono, insieme al regista, il direttore generale dell’Isre Massimo Mele, il musicista Gerardo Ferrara, l’avvocato Rossana Maria Offeddu, la presidente dell’Assostampa Sardegna Simonetta Selloni.

“Bosnia Express”, liberamente tratto dal libro omonimo di Luca Leone, è una riflessione sulle cause della guerra che ha insanguinato l’ex Jugoslavia e che ha provocato solo in Bosnia-Erzegovina tra i 97 mila e i 102 mila morti. Una voce fuori campo accompagna il viaggio nelle terre del conflitto. Il conflitto viene rivissuto attraverso l'impatto che continua ad avere sulle donne, portatrici di ricordi e memorie incancellabili.

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