Era il 27 aprile 1937 quando Antonio Gramsci moriva a Roma.

E oggi la comunità di Ales, in piena emergenza coronavirus, non ha comunque rinunciato alla commemorazione dell'83esimo anniversario della morte del letterato italiano più letto nel mondo e del suo più celebre concittadino.

Cerimonia mesta e per pochi intimi, organizzata dall'Associazione Casa Natale Antonio Gramsci con il sostegno dell'amministrazione comunale.

Il sindaco Francesco Mereu ha deposto una corona davanti alla casa natale di Gramsci, in corso Cattedrale, alla presenza del presidente dell'associazione gramsciana alerese Alberto Coni.

"Anche in un momento difficile come quello attuale non ci potevamo dimenticare del concittadino che ha dato più lustro al nostro paese", ha detto il primo cittadino.

Lo ha seguito Coni: "Cerimonia riservata, rispettando le norme vigenti sulla sicurezza. Gramsci ha praticato la resistenza per una vita, non arrendendosi mai davanti a mille difficoltà. Quale testimonianza migliore per l'emergenza, che stiamo vivendo".
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